venerdì 8 aprile 2011

Piccoli Prestiti Inpdap

I piccoli prestiti Inpdap rientrano in quella categoria di finanziamenti richiedibili in via esclusiva da dipendenti o pensionati della pubblica amministrazione.

Non occorre, inoltre, alcuna documentazione di spesa, né produrre motivazioni per la richiesta di denaro: i piccoli prestiti Inpdap sono, infatti, non finalizzati.

Gli importi, poi, sono direttamente proporzionali alle tempistiche di rimborso, che non superano mai i 48 mesi: la quota mensile, inoltre, non potrà mai superare il quinto dello stipendio o della pensione.

Sull’importo lordo dei piccoli prestiti Inpdap, vengono applicate delle spese aggiuntive derivanti dal tasso di interesse, spese di amministrazione e un fondo rischi.
Per quanto riguarda i pensionati, il tasso di interesse varia anche in base all’età del richiedente. In caso di morte o di invalidità assoluta o permanente sopravvenuta per causa di servizio, l’Inpdap non procede al recupero del debito rimanente.

È possibile il rinnovo di piccoli prestiti Inpdap a condizione che sia trascorso il periodo minimo di ammortamento, proporzionale alla durata del finanziamento.
Le normative in vigore da parte di Banca d'Italia oggi prevedono, per molte tipologie di finanziamento, che un rinnovo possa avvenire solo trascorsi i 2/5 del piano di ammortamento totale che significa almeno 2 anni per un finanziamento quinquennale (o 4 per un decennale).

Il rinnovo avviene estinguendo il precedente finanziamento ed attivandone uno nuovo di cui una parte, sevirà appunto per saldare il conto estintivo del precedente prestito, la parte restante viene erogata direttamente al richiedente. Nell'estinzione del precedente finanziamento si ha il risparmio totale su interessi relativi al capitale ancora da versare.

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