sabato 23 aprile 2011

Prestiti Veloci


Prestiti Veloci
I prestiti veloci sono dei finanziamenti particolari in cui l’ importo richiesto viene erogato in tempisti molto veloci, generalmente dalle 48 alle 96 ore dalla presentazione della documentazione richiesta per l’ erogazione del prestito.

In genere occorre fare una domanda presso un’ istituto bancario o un’ agenzia finanziaria iscritta all’ albo tenuto dalla Banca d’ Italia, e presentare tutta la documentazione richiesta che comunque, vista la celerità dell’ erogazione, è abbastanza corposa ed in grado di fornire delle garanzie in caso di insolvenza.

In genere ai dipendenti che richiedono prestiti veloci, viene chiesta copia della busta paga e se l’ importo lo richiede anche una copia del Cud in modo da valutare l’ entità del TFR. Ai lavoratori autonomi è richiesta invece una copia del modello unico e raramente una forma di garanzia, che può essere anche una fideiussione rilasciata da un terzo, sottolineo che i prestiti veloci sono erogati soprattutto a dipendenti pubblici e di grosse aziende.

E’ necessario soprattutto non essere segnalati presso la centrale dei rischi, visto che lo status di cattivi pagatori compromette l’ erogazione del prestito ed il buon esito della pratica.

Se l’ importo non è eccessivo può anche essere accordato dall’ ente erogante un anticipo sull’ importo richiesto direttamente all’ atto della presentazione della domanda.

Con l’ avvento di internet e dell’ informatizzazione di massa hanno assunto sempre maggiore rilevanza i prestiti veloci richiesti direttamente on line. La rete infatti si presta particolarmente a garantire celerità dei tempi di erogazione sempre che la documentazione presentata ( che può essere direttamente inviata via mail o fax) sia conforme alle richieste dell’ istituto di credito o ente intermediario.

Tali prestiti veloci hanno avuto un vero boom nel periodo che va dal 2005 sino ad oggi, basti pensare che da statistiche recenti nel 2010 circa un terzo delle famiglie aveva necessità di richiedere un prestito se si presentava una spesa imprevista dell’ ordine dei 1000 euro.

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